Consorzio del Fiume Olona

profileimage

La tutela del fiume non può non prescindere dalla affermazione di una sensibilità importante verso la tutela del territorio circostante. A partire da questa considerazione il Consorzio del giorno d’oggi ha scelto di rappresentare la propria missione prendendo a prestito da Joseph Ratzinger una bella frase che, scritta in anni lontani, sembra ricordarci che solo “l’acqua personifica la preziosità della terra”.

Da oltre 400 anni Il Consorzio del Fiume Olona accompagna con discrezione la vita degli abitanti della valle che si sono abituati a trovare nell’esistenza del fiume qualcosa di importante che si è adattato nel tempo al trascorrere degli anni.
Il Consorzio del Fiume Olona nasce infatti formalmente il 7 maggio 1610 come consorzio irriguo privato di interesse pubblico con atto stipulato tra i padri fondatori ed il Governo del Re di Spagna avanti il notaio Giuseppe Grassi in Milano.
Costituisce, in buona sostanza, l’erede legittimo delle antiche associazioni di utenti nate in epoche ancor più lontane con l’obiettivo primario di distribuire fra la popolazione del luogo, in maniera equanime e per i vari scopi, l’acqua del fiume.
Da quel momento e fino al 1982 la città di Milano ospitò la sede consortile fino a che, con una valutazione più attenta da parte degli organismi direttivi di allora, si ritenne più opportuno fissarne l’ubicazione nella parte mediana del fiume e in una località a cavaliere tra le Provincia di Milano e quella di Varese.
In questo modo il Consorzio conserva nei suoi archivi tracce importanti della dominazione spagnola, di quella austriaca e di quella francese, ha visto nascere la Repubblica Cisalpina e ha assistito a tutti gli avvenimenti che hanno fatto da apripista alla nascita del Regno d’Italia.
Infatti, se da una parte e a partire dal 1806, ebbe inizio nella storia preunitaria consortile un percorso piuttosto articolato che, attraverso la redazione e la pubblicazione del suo primo regolamento avvenuta nel 1812, ha condotto all’individuazione dell’attuale configurazione (Regio Decreto del 16 Luglio 1816), dall’altra e a partire dal 1877, un analogo percorso condusse il Consorzio ad acquisire quelle caratteristiche speciali che, a metà strada tra il pubblico ed il privato, caratterizzano ancor oggi la sua organizzazione (Atto di Transazione sottoscritta in data 28 febbraio 1923 presso il Notaio Tito Rosnati di Milano tra il Ministero dei Lavori Pubblici del Regno di Italia ed il Consorzio del Fiume Olona).
Secondo lo Statuto Consortile oggi in vigore “ il Consorzio non ha finalità di lucro e persegue esclusivamente lo scopo di provvedere alla conservazione, alla riqualificazione nonché, per quanto di competenza, alla difesa delle sue ragioni” senza dimenticare ovviamente la sua missione originaria che consiste nel “regolare  l’uso ed il godimento delle acque per irrigazione, forza motrice ed altri usi, nell’ambito delle vigenti disposizioni di legge per le acque pubbliche”.
L’estratto statutario mette bene in evidenza il percorso operativo che il Consorzio ha seguito negli anni, sottolinea quelli che sono al giorno d’oggi gli impegni che il Consorzio si sta assumendo rispetto al territorio di fatto sottoposto alla sua giurisdizione e ci fa comprendere quanto la tutela del fiume non possa prescindere dalla tutela del territorio circostante.
E’ proprio per questi motivi che il Consorzio del giorno d’oggi ha scelto di rappresentare la propria missione prendendo a prestito da Joseph Ratzinger una bella frase che, scritta dall’attuale Pontefice circa quarant’anni fa, sembra sussurrare, con la delicatezza d’animo che abita la sua persona, che “l’acqua personifica la preziosità della terra”.
A partire da questo bel pensiero si comprende con facilità il motivo per cui il Consorzio lavora oggi, in maniera intensa e ad ogni livello, per costituire, nell’ambito del “Contratto di Fiume” di cui fa parte ormai da diversi anni, un punto di riferimento per gli enti locali che condividono con lui la presenza del fiume.
Vanno letti in questo senso, innanzitutto, i contributi di fattiva collaborazione offerti, in regime di sostanziale gratuità, a tutti gli organismi regionali e provinciali che governano il territorio e l’aiuto costante fornito, questa volta in regime di convenzione, alla maggior parte delle amministrazioni rivierasche.
Allo stesso modo va interpretata la determinazione con cui, da un paio d’anni, sono stati organizzati numerosi convegni su tematiche territoriali e l’efficacia con cui, di recente, sono state indette ben due sessioni degli “Stati Generali d’Olona” con l’obiettivo, ampiamente riuscito, di mettere attorno ad un tavolo di un ente privato, comunque nella logica condivisa del “Contratto di Fiume”, tutti gli attori d’Olona .
Un primo risultato di questa attenzione concreta ad una dimensione collaborativa di livello sovracomunale ed interprovinciale è rappresentato dall’introduzione di soluzioni innovative di ingegneria naturalistica sulle sponde del comune di Nerviano, dalla partecipazione con altri sei attori al bando regionale “Asse 4 – Expo 2015” finalizzato alla riqualificazione del territorio compreso tra Pogliano M.se e Rho, dall’idea di costituire, mettendo insieme, in qualità di ente promotore, 30 imprenditori agricoli e con l’adesione di numerosi soggetti a valenza istituzionale, il primo distretto agricolo fluviale d’Italia con il nome di “Distretto Agricolo della Valle del Fiume Olona”.
Tutto questo per dire che se la storia del Consorzio del Fiume Olona è qualcosa di veramente importante nella storia delle nostre parti e nell’esistenza della nostra gente, il suo presente e, soprattutto, il suo futuro meritano di essere scritti non solo da noi con la stessa passione e la medesima competenza che ci hanno lasciato in eredità coloro che ci hanno preceduto senza mai dimenticare che “l’acqua personifica la preziosità della terra”.