Codice Etico Sportivo

Rev. 1.1 – Settembre 2022

Art. 1 – Il Codice Etico

Il Codice Etico Sportivo della Società Sportiva Dilettantistica Insubria Volley Mornago (di seguito IVM) riporta tutti i principi etici e comportamentali che devono essere rispettati da coloro che operano su base volontaria o professionistica, in seno a IVM.

Il Codice Etico Sportivo (d’ora in poi abbreviato in Codice Etico) specifica i fondamentali doveri di lealtà, correttezza e diligenza previsti per tutti i promotori della vita associativa, nonché le disposizioni ed i principali contenuti suggeriti nel “Codice di Comportamento Sportivo” del CONI deliberato dal consiglio Nazionale il 30 ottobre 2012.

Art. 2 – I destinatari

Il Codice Etico è stato redatto e si applica ai seguenti soggetti:

  • Tecnici ed istruttori
  • Atleti
  • Dirigenti (a tutti i livelli)
  • Genitori (e chi ne fa le veci)
  • Medici
  • Masso–fisioterapisti
  • Consulenti
  • Sponsor
  • Società affiliate
  • Tutti i tesserati di IVM
  • Tutte le persone che agiscono per conto di IVM

Art. 3 – IVM e i doveri

Copia del presente Codice Etico è portata a conoscenza di tutti i soggetti descritti nell’Art.2 indipendentemente dalla qualifica, richiedendone il necessario rispetto.

Il Codice Etico esplica i propri effetti dal momento della sottoscrizione a IVM.

IVM opera nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente, ed uniforma le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà ed onestà.

IVM si impegna pertanto a non intrattenere alcun rapporto con soggetti che non operino nel rispetto delle norme e dei principi espressi nel presente Codice Etico.

Tutte le attività di IVM dal punto di vista gestionale devono essere ispirate alla massima correttezza, trasparenza e legittimità formale e sostanziale. La convinzione di agire a vantaggio dei valori sportivi non giustifica in alcun modo l’adozione di comportamenti in contrasto con i principi di cui al presente Codice Etico.

Pertanto, IVM si impegna a:

a)     promuovere azioni volte a diffondere attraverso una sana cultura sportiva, finalità educative, formative e sociali;

b)     svolgere tutte le attività con impegno, rigore, onestà, trasparenza e correttezza;

c)     astenersi da qualsiasi condotta atta a pregiudicare la salute degli atleti, con particolare riferimento ai minori ed ai giovani, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico–fisico degli atleti assumano un ruolo primario;

d)     evitare comportamenti che in qualsiasi modo determino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia;

e)     promuovere un tifo leale e responsabile;

f)      non premiare alcun comportamento sleale;

g)     sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport tra i giovanissimi;

h)     garantire che tutti i soggetti con responsabilità verso i minori ed i giovani siano qualificati per guidare, formare, educare ed allenare in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;

i)      assicurare il rispetto delle esigenze di istruzione scolastica;

j)      vigilare sul rispetto delle norme del Codice Etico in esso previste;

k)     pronunciarsi sulle violazioni e adottare eventuali provvedimenti disciplinari;

l)      garantire la coerenza con le disposizioni del Codice Etico in merito alle scelte di politica societaria.

Art. 4 – Regole di comportamento

a)     Chiunque operi in seno a IVM deve essere a conoscenza delle normative vigenti (Codice  Etico) che disciplinano e regolamentano l’espletamento delle proprie funzioni e dei conseguenti comportamenti.

b)     Tutti, nell’ambito di IVM, si impegnano a non rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi che possano in qualsiasi modo ledere l’immagine di IVM stessa, o essere lesivi della reputazione di altre persone o Società.

c)     Tutte le figure di IVM, o che collaborano con la stessa, devono svolgere le proprie attività con il massimo impegno, rigore morale, trasparenza e correttezza anche al fine di tutelare l’immagine di IVM stessa.

d)     Tutti, nell’ambito della propria attività e del proprio ruolo, devono uniformare la propria condotta al rispetto delle regole, evitando atteggiamenti atti ad incidere negativamente sui rapporti interni, che devono essere sempre improntati all’osservanza dei principi di civile convivenza e di rispetto reciproco.

e)     Dovrà essere garantita la riservatezza riguardo alle informazioni di cui si viene a conoscenza ed il segreto d’ufficio nella attività di propria competenza.

f)      I responsabili delle singole attività non devono abusare del ruolo rivestito all’interno di IVM e  non possono procurarsi vantaggi personali in relazione all’attività svolta.

g)     Tutti, nell’esercizio delle attività e funzioni affidate, devono operare con imparzialità evitando trattamenti di favore o di disparità nei confronti dei soggetti che, a vario titolo, hanno un rapporto con IVM.

Art. 5 – Regole per i tecnici

Tutti i tecnici (allenatori ed istruttori) hanno il dovere di trasmettere ai propri atleti valori comuni come rispetto, sportività, civiltà ed integrità, che vanno oltre il risultato sportivo e che sono il fondamento dello sport. Essi devono essere dei modelli di comportamento e, per questa ragione, devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei suddetti valori morali.

Pertanto si richiede che il comportamento degli allenatori e degli istruttori sia sempre improntato all’eticamente corretto, nei confronti sia di atleti, colleghi e dirigenti, sia di arbitri, genitori, tifosi e mezzi d’informazione, improntando al rispetto dei seguenti principi:

a)     contribuire e creare una cultura basata sul fair play, la disciplina, la correttezza, il rispetto degli avversari e lo spirito di squadra,

b)     creare un ambiente sicuro, accogliente e sereno per l’esercizio della pallavolo e di tutte le attività  connesse;

c)     dimostrare di essere motivati ed appassionati al proprio ruolo mantenendo sempre un controllo delle  proprie emotività;

d)     utilizzare sempre un linguaggio corretto senza insultare o offendere;

e)     non rilasciare mai dichiarazioni pubbliche che siano lesive degli interessi di IVM, dei propri membri (giocatori, dirigenti ecc.) e della pallavolo in generale,

f)      tenere sempre un comportamento esemplare, basato sui principi di lealtà e correttezza, che costituisca un modello positivo per tutti gli atleti;

g)     non premiare mai comportamenti sleali, né adottarli personalmente;

h)     non compiere in alcun modo atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una  gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio;

i)      astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale dell’avversario;

j)      rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;

k)     segnalare agli organi societari preposti ogni situazione di conflitto di interesse anche solo apparente, o di comportamento sleale degli avversari;

l)      sostenere e partecipare ad ogni iniziativa societaria, organizzata nel proprio ambito, volta alla promozione della pallavolo, dei suoi valori e principi etici;

m)   garantire, anche attraverso il costante aggiornamento, che la propria preparazione sia adatta ai bisogni dei minori e giovani in funzione del diverso livello di capacità e di impegno sportivo;

n)     collaborare attivamente alla risoluzione dei problemi che dovessero presentarsi nell’ambito della propria squadra, evitando assolutamente di crearne o di polemizzare apertamente nei confronti di IVM o di membri di essa;

o)     condividere con IVM e gli altri allenatori modalità e metodologie di allenamento e di gioco, in modo da uniformarle quanto più possibile tra le diverse squadre e facilitare lo spostamento degli atleti tra  le stesse, quando necessario;

p)     evitare atteggiamenti vessatori o esageratamente punitivi;

q)     evitare di suscitare nei giovani atleti aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;

r)      dedicare uguale attenzione ed interesse a tutti gli atleti, indipendentemente dalle potenzialità individuali, evitando in maniera assoluta favoritismi di qualsiasi natura;

s)     procedere, nella formazione di squadre giovanili, alla selezione degli atleti tenendo conto non solo dei risultati sportivi, ma anche dell’impegno dimostrato, della condotta tenuta e del rispetto delle regole e delle persone.

Art. 6 – Regole per gli atleti

Tutti gli atleti devono perseguire il risultato sportivo nel rispetto dei principi previsti dal presente Codice Etico. Gli atleti, in particolare, devono osservare il principio di solidarietà, considerando quindi più importante il rispetto dei valori sportivi piuttosto che il perseguimento del proprio successo.

Con il loro comportamento gli atleti devono mantenere alto il valore dello sport e pertanto devono impegnarsi a:

a)     tenere sempre, in ogni momento, un comportamento esemplare (disciplinato, corretto e rispettoso) sia durante gli allenamenti che durante le partite;

b)     rifiutare ogni forma di doping;

c)     onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione leale, impegnandosi sempre al massimo delle proprie possibilità e delle proprie condizioni psicofisiche, comportandosi sempre e comunque secondi i principi di lealtà e onestà;

d)     adoperarsi per concorrere all’ottenimento degli obiettivi comuni e formare un corretto spirito di squadra, astenendosi dal criticare i compagni e dal sottolinearne i difetti e gli errori di gioco ed impegnandosi, piuttosto, a sostenerli sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà anche con correzioni e suggerimenti costruttivi;

e)     astenersi da compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara;

f)      astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale degli avversari;

g)     rispettare gli avversari, i loro staff tecnici, dirigenti e genitori;

h)     rispettare gli ufficiali e giudici di gara, nella certezza che ogni decisione sia presa in buona fede ed obiettivamente;

i)      adottare iniziative positive e/o comportamenti atti a sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre avversarie, e dei relativi sostenitori;

j)      astenersi dall’esprimere pubblicamente giudizi lesivi della reputazione dell’immagine e dignità personale  di altre persone o organismi operanti nell’ordinamento sportivo;

k)     rendersi disponibile a partecipare alle iniziative societarie volte alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo;

l)      presentarsi in palestra almeno 10 minuti prima dell’inizio dell’allenamento per iniziare tutti insieme. Anche in occasione delle partite è necessario rispettare gli orari stabiliti;

m)   esimersi dall’utilizzare palloni ed attrezzi in assenza dell’allenatore o dell’istruttore;

n)     comunicare all’allenatore la mancata presenza agli allenamenti possibilmente con almeno due ore di anticipo e almeno trenta minuti prima dell’eventuale ritardo. Questo servirà all’allenatore per organizzare al meglio la seduta di allenamento. La comunicazione deve avvenire per telefono (sms o Whatsapp) e deve essere giustificata. Le assenze agli allenamenti non devono essere tali da compromettere il percorso formativo: qualora ciò si verificasse, IVM si riserva di adottare adeguati provvedimenti disciplinari;

o)     evitare assenze durante le partite e, in tal caso, comunicarle con largo anticipo: tali assenze vanno giustificate e, sia IVM sia l’allenatore, ne devono essere informati;

p)     accettare le decisioni adottate nello schieramento della squadra durante le partite (non essere titolare, essere sostituiti, non essere convocati) in quanto tali scelte vengono effettuate in funzione del momento contingente e per il bene della squadra e non sono mai delle punizioni (a meno che non siano state espressamente decise da IVM come misure disciplinari a seguito di comportamenti scorretti);

q)     accrescere la fiducia dell’allenatore attraverso il costante impegno negli allenamenti ed un atteggiamento positivo e partecipativo

r)      non utilizzare il cellulare in palestra, sia durante gli allenamenti che durante le partite. È consentito consultare il cellulare in palestra solo in caso di estrema necessità e comunque solo dopo aver chiesto il premesso al proprio allenatore;

s)     evitare di indossare, durante le sedute di allenamento e le partite, catenine, anelli, orecchini e simili. A tal proposito si sconsiglia di portare in palestra oggetti personali di valore (orologi, catenine, braccialetti, ecc). IVM non risponde in caso di furti o smarrimenti;

t)      tenere i capelli in ordine (legati con elastici e mollette) e assicurarsi che le scarpe abbiano i lacci legati per un migliore e più sicuro espletamento dell’attività sportiva;

u)     utilizzare obbligatoriamente la divisa da gara (maglietta, pantaloncini) solo nelle partite di campionato, tornei ufficiali ed altri impegni organizzati da IVM. Gli atleti che non si atterranno all’abbigliamento indicato, potranno essere soggetti a sanzione;

v)     non utilizzare la divisa da gioco per qualsiasi altro scopo, se non autorizzato da IVM;

w)    presentarsi alle gare ufficiali (campionati, tornei) con borsa, tuta e maglia t–shirt per riscaldamento di IVM. Gli atleti che non si atterranno all’abbigliamento indicato, potranno essere soggetti a sanzione;

x)     durante gli allenamenti utilizzare le magliette di IVM, se previste dalla dotazione di squadra;

y)     rispettare e lasciare pulite le attrezzature, gli spogliatoi e tutti i materiali in uso per gli allenamenti e partite, nel rispetto delle cose e del lavoro altrui.

z)     Inoltre tutti gli atleti che praticano attività agonistica sono soggetti alle regole stabilite dalla FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo).

Art. 7 – Regole per i dirigenti

I dirigenti, nella condivisione degli obiettivi che IVM si prefigge attraverso l’adozione del Codice Etico, ed in relazione al ruolo che svolgono in società, devono essere il primo elemento di esempio di comportamento corretto e sportivo, salvaguardando e divulgando in ogni occasione i valori ed i principi su cui si fonda IVM. In particolare i dirigenti devono:

a)     tenere sempre, in ogni momento, un comportamento esemplare;

b)     contribuire alla creazione della cultura sportiva improntata su fair play, onestà e rispetto degli avversari, dando impulso alla creazione di uno spirito di squadra positivo dove l’impegno, l’aiuto e il rispetto abbiamo priorità rispetto ai risultati: chi sbaglia va sostenuto e non rimproverato o messo in ridicolo;

c)     creare un ambiente sicuro, sereno ed accogliente per l’esercizio della pallavolo e di tutte le attività connesse;

d)     evitare tassativamente di trarre profitto dalla propria posizione per avvantaggiare in qualsiasi modo il proprio figlio nell’ambito della squadra in cui milita;

e)     controllare le proprie reazioni sia sul campo, sia sulle tribune ed al di fuori degli spazi adibiti alle attività sportive;

f)      riconoscere il valore del volontariato;

g)     evitare di criticare l’arbitro, essere collaborativo con lui e riconoscerne l’impegno;

h)     utilizzare sempre un linguaggio e un comportamento corretto in ogni occasione;

i)      fare attenzione che le dichiarazioni pubbliche non siano lesive per gli interessi di IVM e della  pallavolo in genere;

j)      essere uno sportivo, apprezzando il buon gioco indipendentemente dal fatto che lo abbia realizzato la propria squadra o l’avversario;

k)     rispettare sempre gli avversari;

l)      aiutare a risolvere le comunicazioni tra IVM ed genitori (o chi ne fa le veci), utilizzando la  propria figura come intermediario.

Art. 8 – Regole per lo staff medico

Lo staff medico (Medico, Fisioterapista) si impegna a:

a)     rispettare le normative nazionali ed internazionali dettate in materia di lotta al doping;

b)     garantire che la salute, la sicurezza ed il benessere psico–fisico degli atleti venga prima di qualsiasi altra  considerazione;

c)     vigilare sulla salute degli atleti, garantendo assistenza e buona cura;

d)     promuovere una corretta alimentazione, sensibilizzando gli atleti sugli aspetti negativi sulla salute di  alcuni cibi e dell’assunzione di fumo, alcol e droghe di qualsiasi tipo.

Art. 9 – Regole per i genitori

I genitori, nella condivisione degli obiettivi che IVM si prefigge attraverso l’adozione del presente Codice Etico, in considerazione del loro ruolo di educatori e di primi insegnanti delle regole di comportamento, nell’ottica di una crescita dei loro figli in un ambiente sano e nel segno di una autentica cultura dello sport e dei suoi valori etici, si impegnano a:

a)     far vivere ai giovani atleti, ed in particolare ai minori, un’esperienza sportiva che li educhi ad una sana attività fisico–motoria anteponendo la salute e il benessere psico–fisico a qualsiasi altra considerazione;

b)     favorire nei processi educativi la cultura del fair play e della solidarietà nello sport;

c)     evitare di suscitare e/o alimentare aspettative sproporzionante alle possibilità dei propri figli;

d)     evitare di criticare apertamente, durante le competizioni e/o allenamenti ed in presenza degli atleti, le scelte di natura tecnica dell’allenatore, che agisce sempre nell’ottica del bene complessivo della squadra e che comunque non penalizza mai il singolo atleta intenzionalmente;

e)     promuovere un’esperienza sportiva che sappia valorizzare le potenzialità dei propri figli nel rispetto delle loro esigenze primarie e dei loro bisogni particolari, propri del naturale processo di crescita, evitando ogni forma di pressione anche psicologica, e favorendo un equilibrato ed armonico sviluppo delle abilità psicomotorie;

f)      mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di praticare sport e a non esercitare pressioni indebite o contrarie al diritto del giovane e/o minore di scegliere liberamente la propria partecipazione;

g)     assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti coerenti con i principi del presente Codice Etico affinché essi possano rappresentare un modello positivo da seguire per i propri figli;

h)     apprezzare gli sforzi e le prestazioni degli atleti, anche degli avversari, ricordando che gli errori sono parte dello sport e del processo complessivo di apprendimento;

i)      rispettare le decisioni arbitrali, il cui compito è sempre molto difficile, e non inveire contro di essi.

Art. 10 – Regole generali

Tutti i tesserati, genitori, supporter, amici, parenti e, più in generale, tutte le persone che si presentano in palestra per qualsiasi attività di IVM sono tenuti a seguire le seguenti direttive:

a)     è vietato fumare, all’interno della palestra e dei locali attigui;

b)     è vietato l’accesso al campo da gioco a tutte le persone che non facciano parte di IVM  (giocatori, allenatori, segnapunti, team manager, dirigenti) a meno di particolari eventi;

c)     è vietato giocare o fare qualsiasi attività in palestra con scarpe non idonee;

d)     è vietato utilizzare i palloni per qualsiasi altro gioco se non quello della pallavolo;

e)     è tassativamente vietato l’utilizzo di tutte le strutture della palestra (attrezzi pali, porte, canestri ecc.) alle  persone non addette;

f)      è vietato introdurre ombrelli o scarpe bagnate all’interno del campo da gioco;

g)     è vietato l’utilizzo di scarpe da ginnastica sporche (fango, erba, ecc.);

h)     è vietato lasciare per terra, sulle panchine o sulle tribune qualsiasi tipo di rifiuto (bottiglie di vetro/plastica, carta, sacchetti/bicchieri di plastica, ma anche bende, cerotti ecc.) che deve viceversa essere opportunamente smaltito seguendo le regole vigenti (bidoni/cestini per indifferenziato oppure, se disponibili, i contenitori, seguendo le regole indicate della raccolta differenziata);

i)      è possibile introdurre animali all’interno della palestra purché tenuti al guinzaglio o custoditi dal proprietario e, laddove necessario, con museruola.

Art. 11 – Provvedimenti disciplinari

IVM di volta in volta si pronuncerà sulle violazioni al Codice Etico ed adotterà i seguenti provvedimenti:

  • richiamo verbale non ufficiale, nei casi di mancanze di minore entità ;
  • richiamo ufficiale verbale o scritto, nei casi di ripetute trasgressioni non gravi;
  • sospensione dall’attività per un periodo di tempo, nei casi di gravi violazioni delle norme e/o reiterate  ammonizioni;
  • espulsione da IVM, nei casi di gravi violazioni delle norme e/o comportamenti incompatibili con i valori e i principi del Codice Etico.