Prima Divisione – Finale provinciale: Vince la pallavolo e …. la William!

Insubria Volley Mornago Senior – GS William   : 0 – 3

(15/25 – 18/25 – 21/25)

Purtroppo i nostri “ragazzi” non sono riusciti nell’ impresa di strappare il titolo alla forte formazione varesina.
Una partita che è sempre stata in mano agli avversari, soltanto un colpo di coda dei nostri nel terzo set che comunque non cambia l’esito del match!
Onore e complimenti a loro!

Vi lascio all’ultimo commento inniorante della nostra famosa rubrica Volleyinioranza: sempre uno spettacolo il nostro Borse!

C’era già un titolo pronto, “la rivincita dei nerD”.

Ma si sa, non tutto funziona come nei film americani dove la squadra sfigata piena di casi umani poi vince il campionato contro la squadra dei figli di papà: forse perché siamo noi nell’età da essere papà con i figli.

A dirla tutta ci sentiamo più vicini ad Animal House e i nostri venerdì sera possono finire come in “Weekend con il morto” o “una notte da Leoni”. Una sera è finita come un crossover di Alien VS Predator e Vacanze di Natale ma non possiamo parlarne, da allora non possiamo più entrare in Ucraina, storiacce.

La partita avrebbe potuto avere un risultato finale diverso solo con una gara un po’ sottotono della William e un’ottima partita nostra: invece loro hanno giocato bene e noi abbiamo commesso qualche sbavatura di troppo. Visto anche il campionato fatto, si meritano la vittoria, no doubt: ci fa piacere ammetterlo, ad altri piace invece blaterare di demeriti altrui, ma noi siamo una squadra che sa solo amare, specie dopo le birrette di ieri sera. Un bacio ai nostri nuovi amicicicci di Gallarate, amore e arcobaleni per tutti 😉

Un applauso, penso anche da parte della William, ai coscritti di Manualmente che gli hanno rovinato il rating perfetto: la riprova che dove non arriva il cuore arriva la fiatella.

Unica critica agli amici della William, noi abbiamo fatto lo stand con le salamelle, ci abbiamo messo un frigo con un centinaio di birre e abbiamo dato da bere anche ai gerani: un amaro, un gelato preso al volo lungo la strada, niente.. manco i biscottini della sciura ci avete offerto! Su questo aspetto abbiamo vinto noi 5 luppoli a zero! Attendiamo fiduciosi un gesto simile per l’anno prossimo, dove ci troveremo in serie D (femminile, sugli spalti, a fare commenti molto poco tecnici, vero Paolone?).

Come detto nelle puntate precedenti per noi la stagione è stata comunque un successo insperato, a discapito del risultato della finale, come quando in discoteca una tipa ti da il numero falso ma a quel numero risponde comunque una donna.

Intendiamoci, non è che siamo entrati in campo a far presenza, vincere piace a tutti. Se no saremmo come quelli che sempre in discoteca prendono un mazzo di due di picche e poi dicono “ si vabbè ma io sono qui per la musica del grande Gabri D’agostino, sono contento lo stesso”.

Spartani, innioranti, senior…abbiamo diversi nomi ma abbiamo venduto cara la pelle e abbiamo regalato birrette e allegria, what’else come dicono i tedeschi. Ci siamo portati a casa una promozione in serie D, che conterà come l’asso di quadri a Monopoli, ma per alcuni di noi potrebbe essere un bel ricordo di fine carriera e il giusto riconoscimento di anni di pallavolo proletaria in questa società.

Ringraziamenti particolari a:

Teo e Simo con la loro crew salamella, gli anni passano ma l’innioranza rimane.

I nostri fegati, i più entusiasti della fine del campionato.

La curva con premio innioranza a quella che ha urlato tu sai cosa.

La società che ieri ha abbassato lo spread pagandoci la cena.

Max Bago Fosfy, la trinità più bizzarra dai tempi del Buono Brutto e Cattivo.

L’immortaLele, il capitano, sei il nostro MVP: per farlo smettere di giocare dovete tagliargli la testa, però continuerà a contestare l’arbitro lo stesso.

Ai giovani della società, vi abbiamo dato un ottimo esempio mediato da parecchi pessimi esempi: potete scegliere o meno la pallavolo, ma sarà l’innioranza a scegliere voi.

Ieri sera mio figlio è venuto a vedermi giocare, per la prima e forse unica volta. A casa mi ha detto “Papà forte” e questo vale tutta la mia decennale carriera.

Potrei perdonarlo anche se crescesse astemio. Forse.

A tutti i compagni di squadra di quest’anno che ha riscritto la definizione di innioranza su wikipedia. Lo sport è fatto di miti, nomi e partite importanti: noi siamo piccole storie in un mondo grande, non finiremo negli annali della pallavolo ma in qualche tag su fb o nel nuovo tatuaggio di Manu, magari lì dove non batte il sole di Bibione.

Ma nonostante questo noi ci ricorderemo di tutto, almeno di quello successo prima delle 23.00 di ogni Venerdì sera di quest’anno.

Ora e sempre innioranza!

A. Borsetto